Nel nord-est del Madagascar si trova l’isola di Sainte Marie: un paradiso terrestre lungo una sessantina di km e largo 5, che oltre a spiagge paradisiache e fondali marini ricchissimi di pesci colorati ospita l’unico cimitero di pirati certificato al mondo.
L’isola si trova lungo due vie commerciali che dall’India proseguivano verso occidente e per un paio di secoli i pirati avevano qui un loro covo e nei fondali ci sono ancora diversi relitti a testimoniare alcune delle loro scorrerie a danno delle navi mercantili. Qui i pirati hanno deciso di “mettere su casa” e di conseguenza anche quella per l’eternità: per questo motivo ancora oggi si può visitare l’unico cimitero di pirati al mondo, ufficialmente riconosciuto.
L’isola è anche chiamata Nosy Boraha dai malgasci: questo nome ricorda un pescatore la cui piroga fu trascinata al largo da una balena e miracolosamente riportata a terra da un delfino. La mitologia racconta qualcosa che avviene ancora oggi, ed è uno dei motivi per cui raggiungere quest’isola nei mesi tra giugno e ottobre: assistere al passaggio delle megattere che approfittano delle tranquille acque di alcune baie per svezzare i loro cuccioli.
L’isola è stata un crocevia di popoli: nel ‘500 arrivano i portoghesi che trovano qui rifugio nel giorno dell’Assunta e per questo dedicano l’isola a Maria, poi giungono gli olandesi; successivamente, anche grazie ad un matrimonio l’isola passa ai francesi, creando un mix di culture che rende ancora oggi il paese così interessante sotto vari punti di vista.
Se vuoi saperne di più sul Madagascar, soprattutto attraverso il racconto di chi lo ha vissuto “dal dentro” e vuoi scoprire anche qualcosa della cultura musicale malgascia riascolta la puntata di Now Boarding dedicata a questo paese.
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