“cinquant’anni di ritratti della mia musica” © Renzo Chiesa – Vololibero
Martedì 10 Dicembre ROLL WITH IT ha avuto il piacere di avere ospite Renzo Chiesa, uno dei più importanti fotografi della storia della musica.
Le sue foto hanno raccontato oltre 50 anni di musica e continuano a farlo. Ha fotografato tanti grandi cantanti di jazz da Duke Elligton, a Ella Fitgerald, da Nina Simone a Miles Davis. La collaborazione con le case discografiche lo porta a realizzare un suo desiderio: realizzare tre copertine di artisti che amava: Lucio Dalla, Paolo Conte e Enzo Jannacci. Quella di Lucio Dalla in particolare, utilizzata per la copertina del suo capolavoro “Dalla” uscito nel 1980, rimarrà nella storia della musica italiana. Nell’intervista abbiamo parlato di questo, ma anche della mostra fotografica chiamata “Shot of Love” allestita nell’area della stazione ferroviaria del Terminal 1 all’aereoporto di Malpensa, nello spazio PhotoSquare davanti all’entrata dell’Hotel Sheraton.
Ecco un racconto inedito, che Renzo Chiesa regala a FREEDOM Street Radio…
“Il fotografo è abituato a stare giù dal palco e fotografa chi ci sta sopra. Parlare in una radio, il microfono è come uno spot che ti illumina. Ti permette di essere “visto” da un vasto pubblico.
Questo è successo, grazie a Cristian Zaffaroni e FREEDOM Street Radio di Brugherio, dove sono stato ospite qualche giorno fa. Abbiamo parlato del mio lavoro nell’ambito musicale, servizi fotografici e copertine di dischi realizzate. Cristian è stato bravissimo a stuzzicarmi su aneddoti o ricordi raccolti nel tempo. Cose a volte nascoste in fondo alla memoria, che rispolverate ritrovano brillantezza e interesse. Naturalmente in cinquant’anni di lavoro ci sono centinaia di episodi e ne abbiamo citati tanti ma, per esempio, non ho raccontato come sono riuscito a fotografare Paolo Conte, prima di un suo concerto a Rimini.
Servizio commissionato da una nota rivista della Rizzoli, quindi organizzato nei minimi particolari. Paolo Conte, che già conoscevo e lavorato con lui per la copertina di un suo disco, arriva puntuale all’appuntamento verso mezzogiorno. Pranzo, chiacchiere e un occhio, mio, alla ricerca di una location adatta per le foto. Girovaghiamo a lungo, non trovavamo una giusta situazione. Era estate, le giornate erano lunghe e con una bella luce. Ma il tempo passava e il sole iniziava a calare e la tensione cresceva da parte mia. Mi chiede di accompagnarlo in albergo, davanti alla porta della sua stanza, vedo che da una finestra entra l’ultimo raggio di luce. Pareti bianche, lui vestito di nero, luce che sembrava uno spot teatrale, perfetto. Gli dico, Paolo, la foto ora o mai più. Dieci minuti di scatti, bellissimi. Pagina intera sulla rivista e la copertina per un 45 giri pubblicato in Francia. E’ stata una bella sudata, ripagata dal risultato.“
Qui potete recuperare il podcast della puntata.